Non pensavo che l’esorcismo avrebbe davvero avuto effetto: B. si è dimesso; l’ha fatto sul serio. Ci ha messo un po’ più del previsto, ma alla fine è accaduto. Riportiamo i momenti salienti del suo colloquio con il Presidente della Repubblica:
B: Buonasera, presidente.
N: Buonasera a lei, ex presidente.
B: In verità io non sono ancora ex.
N: Lo so, ma lo sarà tra poco, ho pensato che dovesse cominciare ad abituarsi alla sua nuova condizione.
B: (non risponde)
N: Ce ne ha messo di tempo a decidersi; avrebbe dovuto farlo prima. Ha aspettato che il Paese si trovasse sull’orlo del precipizio.
B: (non risponde)
N: Lo sente questo vociare? Glielo chiedo perché io ho problemi di udito e visto che siamo quasi coetanei potrebbe averne anche lei. Ecco, dicevo, io ho problemi di udito ma questo vociare lo sento molto bene. Si affacci alla finestra.
B: (non si muove)
N: Avanti, non sia timido, venga con me, tanto non la vedranno perché ci nascondiamo dietro la tenda. Ecco, vede lì sotto? Tutte queste persone sono qui per lei; l’avrebbe mai detto?
B: (non risponde)
N: L’Italia e gli italiani in realtà le vogliono ancora bene, lo vede? Sono tutti qui per lei, per festeggiare il suo pensionamento: di solito quando un collega va in pensione si organizza una festa in suo onore e così è stato anche per lei. Non se ne crucci. E ora venga al tavolo e firmi i documenti, da bravo.
B: Io mi dimetto, però voglio Gianni Letta vicepresidente del Consiglio.
…to be continued…